Della vicenda dell’ormai noto video rubato a Stefano De Martino se ne è parlato a lungo.
Dopo che la notizia era stata diffusa dal giornalista Gabriele Parpiglia, erano emerse le ricostruzioni più diverse. Inizialmente era stato lo stesso Parpiglia a sospettare che i presunti hacker non volessero colpire il conduttore; anzi, era probabile che non sapessero nemmeno che quella fosse la casa della sua fidanzata Caroline Tronelli, ma che le immagini servissero per progettare un possibile furto.
In seguito si è diffusa l’ipotesi, totalmente diversa, che qualcuno volesse davvero mirare a rovinare l’immagine pubblica del conduttore. Se gli hacker avessero voluto davvero lucrare sulle immagini, avrebbero prima contattato il conduttore; il fatto invece che siano andate online a sua insaputa farebbe pensare che fossero state pubblicate apposta per danneggiarlo.
Sulla vicenda è intervenuta la procura di Roma, che avrà il compito di ricostruire tutti i dettagli e individuare chi sono i responsabili del furto. Intanto Angelo Pisani, l’avvocato di De Martino, ha fatto un primo collegamento in TV, dove ha raccontato come stava il suo assistito, spiegando che ormai era “incalcolabile” il numero di contatti raggiunti dal video.
La ricostruzione ufficiale dell’avvocato di Stefano De Martino
Ora l’avvocato ha concesso una nuova intervista, dove ha raccontato più nel dettaglio come sono andate le cose e ha ribadito che chi ha rubato le immagini ha “le ore contate”.
Pisani ha spiegato che la Polizia Postale ha già avviato le indagini, tracciando le impronte digitali lasciate dai responsabili e cercando di rintracciare il computer da cui è partito l’attacco informatico.
“Anche i criminali informatici lasciano impronte e tracce telematiche che li inchiodano alle loro responsabilità” – ha concluso il legale – “Se scopriamo che l’attacco è partito da qualche Paese lontano, sarà più complicato catturare e perseguirli una volta individuati. Ma intanto ci sono tante altre violazioni e responsabilità da punire.”