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Avviato uno studio per salvare il rampichino del miele: il piano per evitare l’estinzione di questo iconico uccellino

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Pubblicato il 03/06/2025
Di Team Digital
Avviato uno studio per salvare il rampichino del miele il piano per evitare lestinzione di questo iconico uccellino


Possiamo davvero salvare il rampichino del miele? La risposta, secondo un recente studio guidato dalla San Diego Zoo Wildlife Alliance, è sì — ma serve agire con decisione e consapevolezza.


Il declino delle specie hawaiane e la minaccia della malaria aviaria


Questi piccoli uccelli, simbolo delle foreste hawaiane, un tempo erano rappresentati da circa 60 specie diverse. Oggi ne restano appena 17. A minacciare la loro sopravvivenza è soprattutto la malaria aviaria, una malattia causata da parassiti del genere Plasmodium e trasmessa da zanzare non autoctone che, a causa dell’aumento delle temperature, si sono spinte sempre più in alto sulle montagne.


Il problema è particolarmente sentito sull’isola di Kauai, priva di habitat ad alta quota dove questi uccelli potrebbero trovare rifugio. Due specie endemiche, l’akikiki e l’akeke‘e, hanno visto la loro popolazione ridursi di oltre il 99% negli ultimi 20 anni.


Gli sforzi di conservazione e il ruolo della genetica


Per contrastare la diffusione della malaria, sono in corso iniziative innovative, come il rilascio di zanzare maschio sterili incapaci di riprodursi, con l’obiettivo di ridurre le popolazioni di vettori della malattia. Nel frattempo, meno di 100 esemplari di ‘akeke‘e sopravvivono in natura, mentre l’akikiki è ormai estinto allo stato selvatico. L’unica speranza per questa specie è un programma di allevamento in cattività che coinvolge circa 40 individui nei centri di conservazione di Maui e Keauhou.


Uno studio recente ha analizzato il corredo genetico di queste specie e di quella estinta, il po‘ouli, rivelando dati fondamentali sulla diversità genetica, la depressione da consanguineità e il rischio di estinzione. Come spiega Christopher Kyriazis, autore principale:
“Le informazioni genetiche ci forniscono una nuova chiave di lettura per comprendere meglio gli ultimi individui rimasti e guidare gli sforzi di recupero sia in natura sia nei programmi di cura.”


Prospettive di recupero e speranza per il futuro


Sebbene le attuali previsioni indichino che l’akeke‘e rischi l’estinzione nel prossimo futuro, il successo delle strategie di controllo delle zanzare potrebbe ribaltare la situazione, offrendo una concreta possibilità di recupero per queste specie.


La buona notizia è che i rampichini del miele mantengono ancora una elevata diversità genetica, che potrebbe favorire la loro capacità di adattamento alle minacce ambientali. Tuttavia, la riduzione rapida delle popolazioni sta già causando una depressione da consanguineità, con effetti negativi su fertilità e sopravvivenza, aspetti che possono però essere gestiti grazie alle informazioni genetiche, migliorando la selezione dei partner negli allevamenti.


Come conclude Oliver Ryder, direttore della Conservazione Genetica presso la San Diego Zoo Wildlife Alliance:
“Non sentiremo mai più il canto del rampichino del miele del po‘ouli, ma possiamo imparare molto dal suo codice genetico per salvare le specie che ancora abbiamo.”




Foto: Wikipedia.


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