In Svizzera il 2025 si è chiuso con un record che ha il sapore di speranza: oltre 6.400 cuccioli di capriolo sono stati salvati dalla falciatura dei prati grazie al lavoro instancabile di volontari e all’impiego sempre più diffuso di droni con termocamere.
6451 piccoli di capriolo salvati in Svizzera dallo sfalcio
Secondo i dati ufficiali, sono stati messi in salvo 6.451 piccoli, superando la precedente stagione record. Un traguardo reso possibile da una strategia che unisce tecnologia, formazione e coordinamento sul territorio, con più di 700 squadre di volontari impegnate in tutta la Svizzera.
Il periodo più delicato per i caprioletti coincide con la stagione dello sfalcio, tra fine aprile e inizio luglio. Quest’anno, una primavera calda e secca ha spinto molte femmine a partorire nei prati invece che nei boschi, aumentando così il rischio per i neonati. Ma allo stesso tempo le condizioni meteo favorevoli hanno reso più efficaci i voli dei droni, che hanno sorvolato oltre 62.000 ettari di campi, ben 20.000 in più rispetto al 2024.
I piccoli di capriolo, infatti, adottano un comportamento istintivo per sfuggire ai predatori: restano immobili nell’erba alta. Una strategia che in natura funziona, ma che li rende invisibili alle macchine agricole. Ogni anno almeno 1.500 di loro perdono la vita in questo modo, ma gli esperti temono che i numeri reali siano molto più alti.
Grazie all’impegno dei volontari, invece, i caprioletti vengono individuati e trasferiti in zone sicure prima del passaggio dei mezzi agricoli. Nel 2025 sono state registrate oltre 6.300 giornate di intervento e la formazione di numerosi nuovi piloti di droni, segno di una rete di salvataggio sempre più strutturata.
Fondamentale anche il contributo della Protezione Svizzera degli Animali e dell’associazione Salvataggio caprioletto, che hanno rafforzato la rete di sorveglianza e reso possibili interventi più regolari durante tutta la stagione di fienagione.
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