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L’energia del futuro è in fondo al mare: ecco le batterie che funzionano con l’acqua e piacciono all’ambiente

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Pubblicato il 09/06/2025
Di Team Digital
Lenergia del futuro  in fondo al mare ecco le batterie che funzionano con lacqua e piacciono allambiente


Nessun litio, niente cobalto, zero emissioni. Solo una gigantesca sfera di cemento, piazzata a 600 metri di profondità nell’oceano, che usa l’acqua per immagazzinare energia rinnovabile. Un’idea che sembra uscita da un romanzo di fantascienza, ma è più reale che mai.


Si chiama StEnSea, acronimo di Stored Energy in the Sea, e ha un obiettivo ambizioso: risolvere uno dei problemi più urgenti della transizione energetica. Ovvero: come conservare l’elettricità prodotta da sole e vento quando questi non ci sono?


Una sfera, un vuoto e una valvola


Il funzionamento è tanto semplice quanto geniale. Quando c’è abbondanza di energia — ad esempio da un impianto eolico — questa viene utilizzata per pompare via l’acqua contenuta all’interno della sfera cava. Risultato: un grande vuoto pieno d’aria.


Quando invece serve corrente, si apre una valvola, e la pressione dell’acqua dell’oceano spinge il liquido all’interno, facendo girare una turbina. Boom: elettricità pronta per l’uso.
Tutto questo accade sott’acqua, in silenzio, con un’efficienza tra il 75 e l’80%. Senza paesaggi rovinati, senza proteste dei residenti.


Dalla Germania alla California


Il primo prototipo è stato testato nel 2017 nel lago di Costanza, in Germania. Ma adesso si fa sul serio: una sfera larga quasi 9 metri, pesante 400 tonnellate, è pronta per essere immersa a Long Beach, in California. Avrà una capacità di 0,4 megawattora: quanto basta per alimentare una casa per due o tre settimane.


E il bello è che non serve una diga, né una montagna, né laghi artificiali. Basta il mare.


Il principio? Lo conosci già (ma con un twist)


Chi ha studiato un minimo di energia sa cos’è il pompaggio idroelettrico: due bacini a diverse altitudini, acqua che scende e fa girare una turbina.
StEnSea funziona allo stesso modo, ma sott’acqua. La pressione te la regala direttamente l’oceano, senza bisogno di grandi opere o di devastare il paesaggio.


Come spiega il dottor Bernhard Ernst, responsabile del progetto: “Stiamo trasferendo il principio funzionale al fondale marino, dove i vincoli ambientali sono molto minori e la resistenza da parte dei cittadini praticamente assente.”


Una batteria lunga 60 anni


Il progetto è firmato dal tedesco Fraunhofer IEE, ma coinvolge anche la startup americana Sperra (che stampa la sfera in 3D) e Pleuger Industries (specializzata in motori sommersi).
La sfera dura 50-60 anni, le turbine si cambiano ogni ventennio. E il costo? Solo 4,6 centesimi di euro per kWh immagazzinato: meno della maggior parte delle batterie in circolazione.


Secondo le analisi del Fraunhofer, nel mondo esistono centinaia di siti ideali per installare queste sfere, da 600 a 800 metri di profondità. Norvegia, Portogallo, Giappone, Stati Uniti… l’oceano è pieno di opportunità.


Il potenziale stimato? 817.000 GWh di capacità di stoccaggio. Sufficiente per fornire elettricità a 75 milioni di case per un anno intero.


E tutto parte da una semplice sfera.



Foto: Unsplash.


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