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Polemiche su Emily in Paris: “Venezia non è un parco giochi”

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Pubblicato il 21/08/2025
Di Team Digital
Scandalo a Venezia per Emily in Paris ecco cosa  successo sul set


Lily Collins, l’attrice britannica che interpreta il ruolo della protagonista di Emily in Paris, la serie tv del momento, è stata avvistata in Italia. Dopo aver girato a Roma, la produzione si è spostata nella romantica Venezia. Emily, con le sue avventure, sta per tornare, come ha annunciato anche l’attrice con diversi post su Instagram, ricordando la data d’uscita della nuova serie:


«Emily’s Italian adventure continues, from cobblestones to canals, on December 18th… (L’avventura italiana di Emily continua, dai sanpietrini ai canali, il 18 dicembre)».


La notizia è stata accolta con grande entusiasmo dai suoi fan, ma, è riuscita comunque a generare polemiche.


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Polemiche per Emily in Paris a venezia: ecco cosa è successo


Infatti, durante le riprese, è stata girata una scena che ritrae delle comparse sfilare su una passerella immersa nell’acqua alta. Una sequenza che oggi non è più possibile vedere, grazie all’attivazione del Mose, un sistema di barriere mobili progettato proprio per impedire l’acqua alta all’interno della laguna.


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Ma allora, com’è stato possibile girare la scena? Grazie a una vasca allestita per l’occasione, posta accanto alla chiesa di San Francesco della Vigna. Le comparse sono state riprese con ai piedi degli stivali impermeabili per poter camminare in sicurezza proprio al suo interno.


Per molti, però, la rappresentazione della città di Venezia con la celebre acqua alta non è andata giù. Tra questi, come riporta anche Il Corriere, sono state durissime le parole di Claudio Vernier, imprenditore della piazza ed ex presidente dell’Associazione Piazza San Marco:


«L’acqua alta non è un gioco e Venezia non è un parco giochi. Trovo assolutamente controproducente permettere di “vendere” ancora oggi, in un programma così seguito, una Venezia ancora con l’acqua alta… Ma come? Stiamo finalmente facendo capire al mondo che Venezia è all’asciutto, sicura, fruibile, e diamo ancora un’immagine di Venezia di quel tipo? Soffriamo di schizofrenia».


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Con toni decisamente più pacati, ma dello stesso parere, anche il consigliere comunale Giovanni Andrea Martini:


«L’acqua alta viene vista come un’icona che connota la nostra città, ma viene data una falsa immagine. Ora c’è il Mose, che non so quanto funzionerà ma c’è, e dunque viene descritta una storia che non c’è. Non sarà un danno di immagine, ma sicuramente è una finzione che restituisce una Venezia non reale».


Il parere dell’assesore al Turismo di Venezia


Insomma, da un semplice post la polemica è servita e si è infiammata. A buttare un po’ di acqua sul fuoco ci ha pensato però l’assessore al Turismo Simone Venturini, il quale era presente sul set il giorno della scena con la vasca e gli stivali:


«Ogni anno ci sono professori che scrivono libri sulla prossima morte di Venezia » — commenta l’assessore —. «Non è che adesso facciamo la morale a Emily in Paris; è una scena leggera, non è un problema».




Foto: Instagram


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10 Giu 2020 - 12:57
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