Mentre le bombe cadono, Bana Alabed, una bambina siriana di 7 anni, ogni giorno scrive su Twitter.
Bana Alabed, figlia di un’ex insegnante di inglese e di un impiegato comunale, vive ad Aleppo, in Siria, con la famiglia e due fratelli più piccoli. La loro città è distrutta dalle bombe. Bana Alabed sente i rumori devastanti della guerra da quando ha 2 anni. Da qualche tempo, con l’aiuto della mamma ha condiviso la sua realtà attraverso i 140 caratteri dell’account di Twitter.
Uno dei primi tweet inviati dalla bambina è una sua immagine sulla scrivania con un libro e una bambola: “Buon pomeriggio da Aleppo” scrive nella didascalia. “Sto leggendo per dimenticare la guerra“.
Good afternoon from #Aleppo I’m reading to forget the war. pic.twitter.com/Uwsdn0lNGm
— Bana Alabed (@AlabedBana) 26 settembre 2016
La piccola Bana e sua mamma Fatemah offrono una prospettiva agghiacciante sulla quotidianità che sono costrette a “vivere”.
In un’altra foto la piccola mostra le macerie di un edificio bombardato. Sotto, la didascalia riporta: “Questa è la casa bombardata della mia amica, è stata uccisa. Mi manca così tanto.”
This is my friend house bombed, she’s killed. I miss her so much #Aleppo pic.twitter.com/5y59rorpeZ
— Bana Alabed (@AlabedBana) 26 settembre 2016
Altre volte accade che è mamma Fatemah a scrivere un tweet. “La bomba ha colpito la casa accanto, ha distrutto l’edificio. Oggi è stato un giorno molto difficile, peggio di ieri“.
I am very afraid I will die tonight. This bombs will kill me now. – Bana #Aleppo pic.twitter.com/KqVHwqRClK
— Bana Alabed (@AlabedBana) 2 ottobre 2016
L’account @AlabedBana, nato nel mese di settembre, ha conquistato oltre 26.000 seguaci. Mamma e figlia si presentano ed il loro intento è quello di diffondere il messaggio: “Stop alla guerra”. “Ciao Sono Bana e sono una bambina di 7 anni che vive ad Aleppo. Io e mia mamma vogliamo parlarvi dei bombardamenti che ci sono qui. Grazie.”
Alla domanda sul perché hanno deciso di rimanere in Aleppo, in una conversazione con Mashable via Twitter, ha semplicemente risposto: “Perché Aleppo è la nostra città.”
Immagini: Twitter
Fonte: Mashable