Bene, ma non benissimo per WhatsApp. O affatto bene, come direbbe qualcun altro. Infatti, il più noto sistema di messaggistica al mondo è a rischio intrusione. Ls scoperta, secondo il Guardian, è di un ricercatore americano: Tobias Boelter. Boelter – manco a dirlo – avrebbe trovato una ‘backdoor’ (ovvero una porta segreta) nativa – e qui viene il bello – all’interno di quello stesso protocollo di sicurezza che il team avrebbe messo in piedi per garantire la privacy ai propri utenti. Non solo, sempre secondo questo ricercatore americano, la segnalazione sarebbe stata fatta già ad aprile del 2016, ma di tutta risposta, Facebook avrebbe risposto che il problema era noto ma che non erano attivamente al lavoro per risolverlo. Domanda: perché?

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