Succede. Succede – non sempre, si spera – anche che vi dimenticate l’auto accesa (ma chiusa). Non si sa come, ma succede. Succede – o anzi, è doveroso – che prima o poi quelle chiavi vadano pure recuperate, perché altrimenti potrebbero volerci ore e si sa, chi ha tempo non perda tempo. Così, il pilota di Moto GP del Team Ducati Andrea Iannone, di anni 27, non ci pensa su un attimo e armato di martello distrugge il finestrino del potente SUV in una stazione di rifornimento.
Morale della favola: il finestrino è ben più resistente di quanto lo stesso Iannone potesse pensare. Ma alla fine, vetro distrutto, e auto nuovamente tra le mani del suo proprietario.
Molti i messaggi di critica verso il pilota, ma a onor del vero – spezzando una lancia nei suoi confronti – la sua scelta ricorda quella del dilemma gordiano (Alessandro Magno docet). In altre parole, di fronte ad un problema apparentemente irrisolvibile, la soluzione non può che essere diretta e semplice.