“Mi chiamo Frankie, ho 9 anni e vivo ad Hove. Mia mamma e mio padre lavorano a Londra. Sono stanco di vederli tornare a casa tardi tutte le sere a causa degli scioperi. Spendono molti soldi per il loro abbonamento stagionale, ma non possono sfruttarlo per bene. Sicuramente ci sarà un modo per risolvere questi problemi. A scuola abbiamo imparato a negoziare tra noi per superare le nostre differenze, e voi di sicuro non avete imparato a farlo. Per favore potreste trovare un accordo così che la mia mamma e il mio papà possano tornare alla loro vita normale. Grazie, Frankie Cottrell”.
Questa è la lettera che il piccolo Frankie Cottrell, bimbo di nove anni che vive a Hove, ha scritto alla Southern Rail.
Il piccolo Frankie ha deciso di scrivere questa lettera dopo che per giorni i genitori son tornati a casa tardi per via degli scioperi.
Hove si trova a un’ora e mezza da Londra e con gli scioperi entrambi i genitori, che lavorano nella City, non riuscivano a tornare a casa prima di sera.
La lettera è stata consegnata al capo della stazione più vicina a Hove, ma continua il periodo di scioperi per la Southern Rail.
La lettera del bambino
Schoolboy’s letter to @SouthernRailUK: ‘At school we are taught to negotiate with each other.” #Southernstrike https://t.co/oQwescysZL pic.twitter.com/pJNWkO6Aml
— BBC South East (@bbcsoutheast) 10 gennaio 2017
I post del papà sugli scioperi
Thanks @SouthernRailUK #clowns pic.twitter.com/EcT4YpXv2D
— Clive Cottrell (@CliveCott) 1 novembre 2016
Ancora scioperi
What do all these people have in common? @SouthernRailUK @BadSouthernRail pic.twitter.com/BmCSsrJpPe
— Clive Cottrell (@CliveCott) 9 novembre 2016
Foto: Twitter