Risolto il mistero di Ata. Non è un alieno almeno questo si è capito. Per chi se lo fosse dimenticato: in Cile nel 2003 fu ritrovato in un sacchetto di pelle uno scheletro di 6 pollici (circa 15 centimetri), con la testa a cono e 12 costole. All’epoca il ritrovamento nel deserto di Atacama mise tutti sul piede d’allarme e scatenò un dibattito sulla provenienza.
A distanza di anni, ormai 15, si è giunti ad una conclusione. Non si tratta di un alieno ma di un essere umano. Una bambina per la precisione nata morta circa 500 anni fa. Fu rinominato l’alieno di Atacama per via delle stranezze delle sue sembianze ma soprattutto per la deformità della testa, simile a quella che nell’immaginario collettivo è riconducibile agli alieni.
Ormai, il DNA però ha confermato ogni verità e allontanato ogni dubbio su provenienze; sfatando in ultimo qualsiasi teoria. I ricercatori della Stanford University inoltre hanno individuato ben 54 mutazioni analizzando i frammenti del DNA di Ata. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Genome Research.
Pensavano fosse un alieno: invece la verità è un’altra
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