Il reflusso gastroesofageo è – senza dubbio – una delle patologie più gettonate (se a malincuore, così si può dire) degli ultimi anni. Basta infatti entrare nelle farmacie per rendersi conto di quanto stia crescendo il problema: in bella vista sono aumentati in modo esponenziale, i farmaci idonei per alleviare i sintomi di questo fastidioso problema. Da un lato gli inibitori della pompa protonica, dall’altro invece, quei farmaci che dopo mangiato – o in ogni caso all’occorrenza – riducono sensibilmente il bruciore. In primis bisogna fare attenzione al regime alimentare, e questo è un fatto noto. Fatto meno noto invece, è quello che riguarda i chili di troppo.
Reflusso gastroesofageo? Fate attenzione ai chili di troppo
Come aiutarsi, però, al di là dei farmaci? Il grasso in eccesso – e non soltanto l’alimentazione – è un problema da nono sottovalutare. Infatti, se si è in sovrappasso, perdere i chili di troppo consente a chi soffre di tale disturbo di alleviare i sintomi. Il motivo è presto detto: il grasso addominale, gioca un cattivo scherzo. Infatti la pressione all’interno dello stomaco aumenta, e appunto tale pressione favorisce il reflusso di acido. Maggiore è il grasso addominale, minore è l’efficienza del nostro sistema muscolare.